Mostra “Punto di vista”
di Rita Rossella Ciani

Sala del Camino – 9/10 novembre – 16/17 novembre dalle ore 10 alle ore 20

Biografia

Artista contemporanea senese, Rita Rossella Ciani, nasce in un piccolo borgo nelle vicinanze di Siena e frequenta l’Istituto d’Arte Duccio di Buoninsegna, dove consegue il titolo di Maestro d’Arte; in seguito raggiunge anche il Diploma Magistrale; entrambe le scuole risulteranno fondamentali per la sua attività: la prima per apprendere le tecniche pittoriche e conoscere i maestri del passato, la seconda per avvicinarsi al complesso mondo umanistico.
Vanta una lunga esperienza di pittura grazie alla formazione e alla conoscenza di tecniche diverse. Inizia la sua esperienza professionale come pittrice di vetrate sacre in collaborazione con la vetreria artistica “La Diana” di Siena, esperienza che le consente di essere presente con le sue opere in chiese e palazzi, sia in Italia che all’estero.
Il suo percorso lavorativo è ricco di commissioni di opere sacre e laiche, quali ad esempio la Lancia d’oro della Giostra del Saracino di Arezzo, il nuovo Gonfalone per la Confraternita dei Laici di Arezzo e il Palio di Siena eseguito nel 2006.
Dipinti come il Buongoverno (omaggio a Lorenzetti), Siena, Padova e Canterbury, solo per citarne alcuni, aprono il filone di un proprio ed unico stile pittorico fatto di giochi visivi, portando l’osservatore ad essere il vero protagonista dell’opera.
Nuova è la concezione tridimensionale di tale pittura, fatta di una forte carica emotiva, sua unica e costante fonte d’ispirazione.

L’Optical Convertion Art

“Caparbiamente si cimenta nei giochi prospettici, complicati ai più ma che la Ciani risolve con genialità e semplicità. Parte con le serie “Pellegrini sulla Francigena” e “Omaggio al Lorenzetti”, che poi trasforma in maniera repentina creando il suo stile autonomo: l’Optical Convertion Art. Qui i borghi lorenzettiani, i paesaggi o i ritratti si trasformano, nella tela inserisce dei triangoli; i disegni che va a dipingere proiettano delle realtà difficili: frontalmente l’opera è illeggibile, almeno da vicino, si perde di armonia in un gioco astratto che dà fastidio alla percezione. E Rita gioca con la nostra percezione, su ciò che il nostro cervello elabora mediante il passaggio dalla retina. Il nostro cervello però, rinnega ciò che vede-non vede, cerca inevitabilmente di trovare la giusta strada, la via razionale a questo mondo di forti contrasti. L’inganno visivo è lì, a portata dello spettatore che cerca di venire a capo di questa situazione difficoltosa: piano piano viene a scoprire qualcosa di diverso, ma di uguale. Il soggetto si può presentare pieno di vivi colori oppure lasciare il posto ad una tela-tavola bicroma di bianchi e neri o rossi o blu. È inevitabile che stiamo camminando su un filo sottile di seta cosicché diventa inequivocabile doversi spostare a destra e a sinistra, oscillare come un pendolo. Di fronte ai suoi quadri diventa categorico il “vietato sostare” che si parli di città ideali, di ritratti o di cattedrali.
Ma non è finita qui. Il lavoro e di conseguenza la ricerca, continua. Le difficoltà prospettico spaziali si accentuano. Ecco la nuova frontiera della Optical Convertion Art, la tela-tavola è piena di colori, non più uno spazio bicromo e l’altro infuso di colori. I colori diventano sovrani all’interno dei suoi soggetti e come per magia la sua opera diventa “uno et trino”. Si, proprio così, perché tre diventano i suoi punti di lettura.
Quindi Rita Rossella Ciani ci dona non una ma la grande illusione dove si rimane affascinati dagli elaborati prospettici, dalla sensibilità realizzativa di questa artista che nelle sue migliori intenzioni ha trasformato il suo linguaggio accademico in una miniera di idee che la proietta come una novità nel panorama artistico”.

Dott. Paolo Fiorenzani

Westminster

Mongolfiere